Cosa รจ Bowen

Il Bowen, detto anche Bowen technique o Bowenwork, è una tecnica terapeutica dolce diffusa a partire dagli anni ’50 del secolo scorso da Thomas Ambrose Bowen, un chimico australiano. Secondo un’indagine sulle tecniche non convenzionali per il trattamento degli esseri umani promossa nel 1975 dallo stato australiano del Victoria, in cui Bowen operava, egli svolgeva in un anno circa 13000 trattamenti, per una media di 2 o 3 sedute a persona, con un tasso di successo superiore all’80%. Grazie al lavoro di Thom Bowen e dei suoi allievi diretti, fra cui Oswald Rentsch, che ha documentato le procedure Bowen per iscritto e - insieme a Elaine Rentsch - ha dato vita alla Bowen Therapy Academy of Australia (BTAA), questa tecnica è attualmente diffusa e praticata in quasi tutti i paesi del mondo.

Bowen si applica mettendo in oscillazione punti specifici del corpo inducendo in essi un lieve basculamento mediante movimenti molto leggeri e precisi, che si eseguono con le dita in sequenze prestabilite. I ‘punti Bowen’ corrispondono in gran parte a quelli su cui agisce l’agopuntura e sono per lo più quelli in cui nervi, vasi sanguigni e dotti linfatici si raggruppano in un unico fascio. Cosa esattamente li renda più adatti di tutti gli altri alla risposta terapeutica, ancora non sappiamo. Possiamo ragionevolmente supporre che, se nervi, vasi sanguigni e dotti linfatici convergono in quei punti, lì accada qualcosa di significativo rispetto agli scambi di informazioni che si producono nell’organismo, e che quelli siano i punti su cui agire per indurre delle reazioni che coinvolgano il sistema nel suo complesso. Le ‘serie’ di movimenti o ‘procedure’ Bowen sono più di un centinaio e si adoperano singolarmente o in brevi sequenze secondo parametri precisi che attengono alla sintomatologia del soggetto da trattare.

Una seduta Bowen può durare dai 10 ai 60 minuti. Quando occorre una seduta ulteriore, la si svolge a distanza di 5-10 giorni dalla seduta precedente. L’azione di riorganizzazione del sistema indotta dal Bowen è massima nella prima settimana successiva a ogni seduta e, attenuandosi via via, può protrarsi fino un mese. Dopo di che il sistema può conservare l’assetto cui è giunto, soprattutto se si osservano le quattro regole d’oro per mantenere l’ECM in salute e a meno che non intervengano traumi ulteriori. Bowen non ha controindicazioni, può essere applicato in qualsiasi condizione su chiunque, inclusi gli animali, i neonati e le donne incinte, per i quali è anzi molto indicato.

La legge di Weber-Fechner, detta anche ‘legge del minimo stimolo’ (formulata nel 1860 e mai confutata, dunque ancora valida secondo la scienza contemporanea), stabilisce che la percezione di uno stimolo da parte di un essere umano è il logaritmo dello stimolo stesso: cioè la percezione dello stimolo è tanto più forte in valore assoluto quanto più lieve è lo stimolo, e la risposta a stimoli molto lievi consiste in una forte riorganizzazione dell’organismo. Ciò spiega perché Bowen ha effetti di riequilibrio a livello sistemico, e perché è efficace solo se applicato con una manualità corretta, cioè estremamente leggera.

Le modalità di applicazione e gli effetti del Bowen - primi fra tutti una fase di vagotonia che si produce dai primissimi minuti dell’applicazione, e, a quanto risulta dalle osservazioni preliminari, la riduzione dello stress ossidativo - ci dicono che questa tecnica esercita un’azione di riequilibrio della Matrice Extracellulare.

Ma c’è di più. È ragionevole supporre, sulla base di quanto si è osservato fino ad ora (benché manchi ancora uno spettro di studi scientifici sufficientemente ampio per descrivere il fenomeno in modo soddisfacente), che l’azione del Bowen non si limiti alla liquefazione della matrice, ma sappia allo stesso tempo rivolgersi in modo specifico a specifiche aree del corpo, aiutandole a ripristinare la loro condizione di benessere. Come se il basculamento di quei dati punti in quelle date sequenze costituisse una sorta di codice morse capace di parlare all’organismo a livello locale e a livello globale usando il suo stesso linguaggio e, in qualche modo, di riaccordarlo in ogni sua parte.

H3AL® consiste in un insieme di protocolli capaci di rendere l’azione del Bowen più estesa e stabile (come osserviamo ad esempio rispetto allo stimolo delle facoltà cognitive o al riequilibrio dell’attività cerebrale) e di protrarla per un tempo illimitato.

Una versione di questi protocolli, semplificata ma di piena efficacia, può essere insegnata a chiunque (dai 12 anni di età in su) in un workshop della durata di tre giorni.

Se occorrono informazioni ulteriori, si può richiedere un colloquio gratuito via Skype con la Dr. Toniato